Analisi ICP-MS dei “vaccini” “COVID-19” di AstraZeneca, CanSino, Moderna, Pfizer, Sinopharm e Sputnik: 55 elementi chimici non dichiarati.
Riassunto:
In conseguenza dell’elevata tossicità dei prodotti iniettabili, in fase sperimentale, de-
nominati “vaccini contro il COVID – 19”, il cui uso è stato promosso con veemenza me-
diante una massiccia campagna mondiale di vaccinazione iniziata alla fine del 2020, la
popolazione globale ha sviluppato e subito innumerevoli e svariate patologie, di grado
lieve, moderato e grave. Il numero di decessi e di effetti avversi associati a questi iniet-
tabili supera di gran lunga quelli prodotti dalla somma di tutti i vaccini precedenti.
A tal proposito, è stato notevole l’aumento atipico di morti improvvise, nonché di
decessi provocati da altre patologie. Tale incremento di disturbi nella salute della
popolazione ha iniziato a manifestarsi in concomitanza con il numero di persone
vaccinate e di dosi somministrate per persona, interessando in particolare la popo-
lazione vaccinata. Pertanto, dal 2021 è evidente che l’incremento nella quantità e
nella varietà di patologie è chiaramente associato alla somministrazione di questi
prodotti sperimentali. Basandosi sui 24 Elementi chimici non dichiarati, rilevati fino
alla fine del 2023 mediante SEM-EDX e altre metodologie da diversi gruppi di ricer-
catori indipendenti al fine di ottenere informazioni più precise sul contenuto delle
fiale delle diverse marche di vaccini contro il COVID-19, e considerando la portata
limitata di ogni metodologia impiegata, l’obiettivo di questo studio è stato corro-
borare tali risultati, identificare possibili elementi aggiuntivi a quelli già scoperti e
quantificare la quantità di tutti gli elementi individuati. A tal fine, sono stati analiz-
zati i contenuti di fiale di diversi lotti dei vaccini AstraZeneca/Oxford, CanSino Bio-
logics, Pfizer/BioNTech, Sinopharm, Moderna e Sputnik V. Sono stati identificati
con grande precisione e quantificati mediante ICP-MS 55 Elementi chimici non
dichiarati.